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VIESTE

Scrivere qualcosa su Vieste per me non è facile. E’ in assoluto insieme a Talamone (in Toscana) il posto in cui ho trascorso la maggior parte delle mie vacanze windsurfistiche, si può dire che ci sono cresciuto a Vieste e con me, più tardi, anche i miei figli.

Un mix di nostalgia e malinconia per il tempo che passa, ma anche tanti ricordi, tanti episodi e risate con gli amici da raccontare in un articolo dal sapore un po’ “vintage”! D’altra parte era la fine degli anni ’80 quando venimmo per la prima volta con il gruppone di Torvaianica (Lido Acquarius). Quasi 30 persone che decidevano di sfuggire alla cappa africana della costa laziale per godere dei potenti e sicuri “termici” del Gargano.

La spiaggia è sempre stata la stessa, Santa Maria di Merino, (poche le cose cambiate in oltre 30 anni a parte la frequenza del termico), ma nel tempo, cambiando le esigenze, ci siamo appoggiati su camping diversi.

Si tratta di una baia sabbiosa di circa 4 km che si estende dalla spiaggia Scialmarino a sud fino all’isolotto della Chianca a nord; su entrambe le punte dominano due grandi e bellissimi Trabucchi in legno.

La spiaggia è esposta a tutti i venti orientali, da Nord ovest fino a Sud anche se le migliori condizioni si concretizzano con la tramontana e con il grecale, venti che sono in grado di generare mareggiate ottime per il wave riding e con scaduta anche per il surf o il sup surfing.

In estate prevalgono i venti termici da maestrale e qualche volta da scirocco con intensità che non di rado superano i 18 – 20 nodi; come detto per le onde dipende dalla direzione: con i termici di maestrale e di scirocco l’acqua rimane relativamente piatta, generando condizione ottime per slalom, free style, kite e l’ultima moda il foil (o wing foil).

I punti migliori per uscire sono sicuramente al centro della baia dove entrambe le direzioni entrano quasi perfettamente side shore.

Lì si trovano i camping dove andavamo negli anni 90 (Terrazza sul Mare – Umbra mare – Spiaggia Lunga).

Personalmente da molti anni la mia scelta è ricaduta sul Camping Capo Vieste (che ospita anche la scuola Free Surf Vieste che originariamente era il centro windsurf del grande Cesare Cantagalli dove alla fine degli anni ’80 veniva organizzato un mercatino di attrezzature usate, gran passatempo nelle giornate di piatta), perché più piccolo e in posizione più panoramica nonché vicino alla scogliera e molto protetto dalle mareggiate di tramontana.

Quest’anno siamo venuti a fine giugno e complice una buona perturbazione da nord (durata 4 giorni) lo spot ha espresso anche discrete onde, ottime per il mio Gong Zero 9 piedi.

Nelle giornate senza vento si può pagaiare lungo le scogliere e visitare qualche grotta (dietro la Chianca ce n’è una molto bella dal cui ingresso è possibile anche fare divertenti tuffi in sicurezza).

Il mare, diciamolo, non è quello della Sardegna o del Salento, ma l’acqua è comunque cristallina e pulita e il clima che si respira è piacevole e rilassante.  

Ma Vieste non è solo mare ! Alle spalle della spiaggia, qualche chilometro all’interno inizia la Foresta Umbra, un immenso bosco “ombroso”, riserva naturale e parco, che si inerpica fino a circa 800 metri di quota,  ideale sia per escursioni in Bike e trekking che semplicemente per rinfrescarsi o fare una gita nelle giornate più calde.

Molto caratteristici sono poi i paesi del Gargano, Vieste, il più vicino, raggiungibile anche in bici con le sue grotte e il Pizzomunno e la sua storia visibile nella cattedrale, nel castello e nelle tanti torri costiere, ma soprattutto Peschici e anche Rodi Garganico.

Come in molti luoghi di mare Italiani, i periodi migliori per venire a Vieste sono sicuramente Giugno e Settembre, ma l’affollamento non è mai eccessivo e l’organizzazione è ottima anche in alta stagione.

Sono venuto qui una volta anche a Pasqua, ma vi confesso che trovai un tempo davvero invernale e non fu una vacanza memorabile ! Il Gargano ha un clima un po’ particolare, prevalentemente fresco anche in piena estate ma soggetto ad improvvisi fenomeni che possono anche risultare estremi. Nelle mie numerose vacanze qui ho avuto esperienze di ogni tipo: grandinate in pieno agosto, trombe d’aria, caldo torrido (che portò addirittura a fenomeni di autocombustione – durante la notte si sentiva il rumore delle pigne che si aprivano per dilatazione), venti e mareggiate epiche. Per fortuna non sono mai stato coinvolto negli incendi (per fortuna rari), che a volte hanno creato più di qualche preoccupazione e in alcuni casi fatto anche qualche vittima.

Vi lascio alla visione di due video: il primo appena girato nel mio ultimo viaggio di giugno 2020

e l’ altro risalente a qualche anno fa (8 anni fa per la precisione), quando ancora praticavo windsurf prima di dedicarmi completamente al Surf

Buona visione e, se volete, lasciate un commento !