Surftraveller Philosophy

Amo il mare, il Surf, lo Stand up paddle, amo la neve, lo sci e lo snowboard, ma soprattutto amo viaggiare con il camper con mtb e tavole al seguito.

Il mio nome è Renato Fantesini, sono windsurfer dai primi anni ’80, sciatore e snowboarder e da alcuni anni mi sono orientato al surf e soprattutto al sup surfing.
Negli anni ’80, appena patentato, ho iniziato a viaggiare sia in Italia che in Europa con le tavole da windsurf sul tetto alla ricerca delle migliori condizioni di vento e onda. Al tempo provavo una grandissima invidia quando la sera, disarmando l’attrezzatura, vedevo altri surfisti (prevalentemente ragazzi del nord Europa) godere della libertà di vivere pienamente la loro vacanza stappandosi una birra fredda davanti ai loro Van; loro sarebbero rimasti a godersi il mare e il tramonto sullo spot mentre io dovevo smontare tutto, caricare la macchina e fare molti chilometri per poi tornare il mattino successivo. Lì è nata una passione che solo molti anni dopo ho potuto soddisfare con l’acquisto del mio primo camper.

Era il lontano 1999 ! Viaggiare con camper e tavole è sicuramente il modo più profondo di vivere una vacanza di surf o in mtb ed è senz’altro anche il modo migliore per essere a contatto con la natura, mare o montagna che sia. Nessuna pianificazione (se non la necessità di prenotare i traghetti quando necessario), nessun orario da rispettare, la possibilità di entrare in acqua all’alba e di uscire al tramonto (senza dover condizionare la famiglia, se al seguito)
Nella filosofia di un surftraveller c’è poi quel grande spirito di solidarietà e condivisione che porta a stringere facilmente amicizia con altri surf camperisti e a scambiare esperienze di viaggio e consigli.
Ovviamente essere un surftraveller non significa “stanzialità”! Affronto sempre i miei viaggi con degli “strappi” iniziali più importanti per avvicinarmi il più possibile alla destinazione finale, ma poi tutto assume una dimensione più lenta, alternando qualche giorno di sosta su una spiaggia a dei brevi trasferimenti, (utili anche per ripristinare l’efficienza di tutti i servizi di bordo).

In estate, nei miei viaggi in Europa occidentale dove il sole tramonta tardissimo, mi sono trovato spesso a fare attività outdoor fino al crepuscolo, cenare alle 23 dopo una doccia calda e a gustarmi il silenzio e la notte stellata degustando un buon vino locale davanti al mio van. Il tempo ha una dimensione diversa quando si viaggia in camper, questo è quello che accosta la vita di un surftraveller a quello che definisco “soul surfing”.
Renato

Bretagna 2019