Europa,  Surf e Sup

Presqu’ile de Crozon

In questo articolo vi voglio raccontare uno dei luoghi più belli da me visitati nei viaggi in Francia, un posto che pur essendo lontano non posso mai escludere dai miei itinerari in Bretagna, sia per la natura incontaminata delle sue coste, sia per la varietà di spot surfistici.

La penisola di Crozon (presqu’île de Crozon) è una penisola nell’estremità nord occidentale della Francia situata nel dipartimento del Finistère nel nord ovest della Bretagna tra la rada di Brest e la Baia di Douarnenez

L’intera penisola, che si caratterizza per la sua forma che ricorda quella di una croce fa parte del Parco Naturale Regionale d’Armorica.

Come detto il Crozon è interamente un parco naturale e il suo territorio è il regno del trekking, della mountain bike e del surf. Un luogo che mette d’accordo sia chi è in cerca di avventura e adrenalina, sia chi vuole rilassarsi e dedicarsi ad attività più meditative come passeggiare o fotografare.

L’unica cosa da tenere in considerazione è la sua posizione geografica che lo espone a fresche correnti atlantiche, quindi a venti e possibili perturbazioni anche in piena estate, per cui è necessario essere predisposti ad un clima, che, magari anche per poche ore o pochi giorni, potrebbe rivelarsi quanto meno autunnale. Se arriva il brutto tempo non c’è un “piano B”. Brest è la città più vicina con qualche attrazione (tipo l’acquario) per trascorrere una giornata di mal tempo. Non resta quindi che attendere, leggendo un buon libro, vedendo un film o pianificando altre tappe di viaggio.

Le acque, ovviamente, sono fredde, ma essendo il versante della Bretagna investito dalla corrente del golfo, il bagno sarà sempre possibile, magari in una giornata di sole o con una muta (anche corta).

In camper ci sono moltissime zone in cui si può sostare, ma attenzione alle strade ! il percorso all’interno della penisola va studiato con attenzione perché spesso si incontrano piccoli villaggi e la strada per alcuni chilometri potrebbe essere così stretta da non consentire il transito contemporaneo su entrambi i sensi di marcia. Nel tempo il turismo è aumentato e con esso i problemi di traffico per cui molti comuni si sono attrezzati con divieti che possono anche essere elusi, ma con buon senso e in orari in cui è improbabile incontrare altri mezzi provenire in senso opposto.

Ricordo che nel mio secondo viaggio nel Crozon (era il 2007) raggiunsi la spiaggia della Goulien seguendo la strada che porta al camping e sostai proprio sulla spiaggia. Fu una serata indimenticabile nella quale complice un leggero vento da mare e la marea favorevole praticai kite su sabbia con la mountain board quasi fino alle 23 (e ancora c’era luce !)

Questa estate invece l’accesso alla spiaggia lato camping era interdetto ed è stato necessario fare un lungo giro in senso antiorario da Morgat per scendere al parcheggio passando per il villaggio di Goulien.

E’ bene tener presente che quasi nessuna spiaggia ha servizi e che vista la difficoltà di spostarsi è bene arrivare con la cambusa ben fornita e a posto con i carichi e gli scarichi.

Anche la sicurezza sulle spiagge non è il massimo rispetto allo standard della Francia e molte sono completamente prive di assistenza al bagno che in alcuni casi è anche interdetto (salvo non si pratichi il surf !)

Gli spot di surf più importanti sono quelli esposti a ovest e agli swell atlantici)

Il più praticabile secondo me è la baia di Kerloch e in particolare il lato sud (la Goulien), un beach break che risulta più protetto e meno attivo. Oggi con la bassa marea sulla spiaggia di Kerloch è possibile praticare anche lo sport dei Char a Voile (carretti a vela), un’esperienza che consiglio a tutti almeno una volta perché davvero divertente e unica !

Altri spot sono: La Palue (non facile da raggiungere e senza assistenza ai bagnanti), Point de Dinan (dove ho assistito ad una mareggiata di oltre 3 metri !), e l’ Anse de Pe nhat.

Ma il Crozon è molto articolato e si possono trovare tante spiagge riparate dal vento e dalle grosse mareggiate. E’ sufficiente studiare bene le previsioni e osservare la cartina per capire quale sarà lo spot migliore della giornata. L’unica zona da escludere è la costa nord, sulla rada di Brest, troppo protetta per avere (almeno in estate) onde di qualità. E’ sempre necessario informarsi sulle maree e su come lavorano gli spot, dato che spesso in bassa marea la qualità è molto bassa.

Bagni si possono fare sulle spiagge dell’Aber, escursioni e bagno alla spiaggetta di Saint Hernot o Ile Vierge, e a la plage de Véryac’h a Camaret.

Assolutamente da vedere tutte le punte: Cap de la Chevre, Pointe de Dinan, Pointe de Pen Hir con i “Tas de Pois”, Pointe des Espagnols da cui partono molteplici escursioni  sui sentieri costieri.

Non sono un grande amante del trekking, ma con le nostre ebike abbiamo scorrazzato in lungo e in largo attraversando ciclabili (molte ricavate con tagli nella fitta vegetazione costiera), pedalando su spiagge (durante la bassa marea) e anche osando qualche trial costiero tra gli arbusti di erica.

L’odore dell’oceano e il profumo dei fiori si mischiano in una miscela afrodisiaca, mentre gli occhi si riempiono di colori che passano dalle sfumature dell’azzurro al rosso dell’ erica al verde delle felci e delle pinete.

Interessanti anche i porticcioli di Morgat e soprattutto Camaret-Sur-Mer dove si può cenare in uno dei tanti ristorantini lungo la darsena; una sosta la merita anche la cittadina di Crozon, capoluogo dipartimentale.

Il Crozon è una tappa fondamentale di un viaggio in Bretagna, e può richiedere almeno 3 giorni di sosta per poter essere visitato senza fretta. Non sono luoghi in cui mettere la “bandierina” per dire “ci sono stato”, ma dove è necessario fermarsi, scendere, camminare, pedalare, e assaporare la sua grande naturalezza e la forza delle onde.

Vi lascio alla visione di un paio di video in cui protagonisti saranno le ebike e il sup e dove non sarà difficile riconoscere le parti girate su questa splendida penisola Bretone.