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Sardegna nord ovest sup trip

Tornare in Sardegna dopo 4 anni di vacanze sull’Atlantico era quasi un atto dovuto.

L’infinita bellezza di questa isola non finisce mai di stupirmi e nonostante sia almeno il quinto viaggio in camper in terra sarda,  mi sono ritrovato ad esplorare nuove spiagge e nuovi spot mai visitati in precedenza.

Quest’anno, comunque,  la vera novità della vacanza è stata l’introduzione del SUP (Stand Up Paddle) nel nostro organizzatissimo rimessaggio mobile. Anzi per la verità non uno, ma ben due SUP, il primo gonfiabile (un 10.2 RRD) ed il secondo più orientato al wave riding (Fanatic All Wave 8.6 convertibile).

Mai avrei pensato come questi due attrezzi avrebbero potuto caratterizzare il nostro tour e valorizzare ogni sosta e ogni bagno sia con le onde che senza.

Ma veniamo al racconto ! Lasciamo Civitavecchia per Porto Torres con la ormai ben conosciuta Grimaldi (che negli anni passati ci ha portato in Spagna per ben 3 volte consecutive) il 18 di agosto e la mattina della domenica, all’ alba, siamo in Sardegna. Essendo una domenica di alta stagione, su suggerimento dell’ amico Massimiliano con il quale condivideremo  parte della vacanza,  ci rechiamo alle Saline nei pressi di Stintino (per la famosa Pelosa non è assolutamente il momento).

Il parcheggio è libero e molto ampio e consente una sosta sicura e indisturbata anche di notte e persino in alta stagione. La spiaggia non è tra le migliori della Sardegna, ma come primo bagno, soprattutto in assenza di vento non è affatto male.

La mattina successiva partiamo alla volta di Oristano.  Dopo circa 3 ore di trasferimento (spesa compresa) arriviamo a Mari Ermi in un area di sosta (attenzione per arrivarci è necessario seguire le indicazioni per Is Arutas e non per Mari Ermi dato che lì la strada è interrotta)  proprio sul mare in un luogo dalla bellezza disarmante.

L’ area di sosta è molto spartana (non c’è neppure l’ attacco per la luce)  ma è direttamente sul mare, e che mare !

Il posto è adatto al wind surf ed al kite ma non assolutamente al wave SUP o al surf per cui dopo un giorno di mare grosso (lo shore break si fa sentire e il bagno è praticamente impossibile) decidiamo di spostarci in cerca di onde surfabili.

Il giorno successivo siamo quindi a Putzu Idu, dove il basso fondale di fine sabbia bianca consente a tutti di provare a stare in piedi sul SUP. Nel pomeriggio si alza un po’ di vento termico e lo spot, anche se frequentemente piatto è adatto al free riding o al free stile anche quando il Maestrale si fa sentire e rende poco praticabili gli altri spot (soprattutto ai meno esperti). La sera ci spostiamo a Sa Anea Scoada su indicazioni di Andrea, un altro amico in vacanza nel Sinis. Quando arriviamo ci mangiamo le mani, perché capiamo subito che se fossimo venuti la mattina avremmo goduto di un’ottima scaduta con onde glassy sul metro. Entriamo comunque e facciamo SUP fino al tramonto, quando il sole che scende dietro Capo Mannu ci regalerà dei colori indimenticabili.

Passata la piccola mareggiata ritorniamo a Mari Ermi in quanto sono previsti due giorni di pressione molto alta e mare piatto e ci vogliamo godere i fondali da sogno di quella spiaggia. Proprio davanti all’ area di sosta, a circa 100 mt da riva su un fondale di circa 3 – 4 mt. c’è addirittura un relitto che sarà la nostra meta preferita per lo snorkeling  nei due successivi giorni di permanenza.

Sta arrivando altra onda e questa volta non sbaglierò spot, dopo una mezza giornata di visite nei vari spot del Sinis (Santa Caterina in Pittinuri, Su Pallosu e soprattutto Sa Mesa Longa),  posti in cui il mare ed il vento sono troppo attivi per entrare in acqua, torno a Sa Anea Scoada e questa volta trovo la condizione ideale.  Poca gente in acqua e onde perfette renderanno il pomeriggio e la mattina successiva molto divertenti per  tutti. In acqua anche Alessandro con il body board e Arianna con il nuovo Surf Egg 6.6 !

In serata, lasciamo il Sinis e raggiungiamo altri amici surfcamperisti a Marinedda (Isola Rossa) a metà strada tra Casteldardo e Santa Teresa di Gallura. Arriviamo tardi per entrare in acqua, ma le condizioni non sono affatto facili e Marco e Massimiliano mi mostrano i “segni” lasciati dalla loro uscita sulla pelle ! Il giorno precedente c’era stata una gara nazionale ed il livello in acqua era molto elevato così come la qualità delle onde.

Lasciamo lo spot e ci spostiamo a Vignola (in un area sosta molto curata e abbastanza vicina al mare). Il giorno successivo sarà per bagni e SUP cruising dato che le onde sono definitivamente calate.

Ci salutiamo ancora una volta con Marco e Massimiliano in quanto per loro la vacanza è quasi finita e preferiscono passare una giornata in wind surf a Porto Pollo. Noi invece ci dirigiamo ad Alghero alla scoperta di un nuovo spot che si rivelerà decisamente interessante – Porto Ferro.

Arriviamo in piena notte e ci fermiamo (non senza qualche timore) in un parcheggio semi deserto proprio davanti alla spiaggia.  La scelta si rivelerà positiva in quanto il parcheggio non è tanto grande e con l’arrivo di un’altra piccola mareggiata il giorno successivo si riempirà completamente.

Porto Ferro è uno spot molto bello e relativamente facile con piccole mareggiate da Maestrale. Il fondale è sabbioso (tranne che per una piccola parte, famosa per le sue “sinistre” accanto alla scogliera che chiude la baia a sud).  Bisogna stare un po’ attenti alla corrente che però è ben visibile e lontana dal beach break. Comunque la spiaggia è ben presidiata e i bagnini sono attrezzati anche con una moto ad acqua.

Il primo giorno c’è oltre un mt. d’onda e preferisco provare con il surf. Il picco è affollato e mi accontento della “spalla” dove ci sono anche altri intermedi come il sottoscritto a godersi  le onde e lo scenario naturale che ci circonda.

Un’altra notte tranquilla e la mattina dopo le condizioni sono perfette per il mio SUP wave. Le onde sono scese e questa volta solo raramente arriva un set sul metro mentre mediamente sono poco più di mezzo metro, ma lisce da morire !!

La sera lasciamo Porto Ferro (non è più prevista onda per i prossimi giorni e si avvicina la data di partenza.

Ci rechiamo all’ Argentiera , una località mineraria a nord di Algero. Si parcheggia comodamente nel parcheggio del paesino che sovrasta la spiaggia, poi una comoda discesa porta al mare. Il posto è adatto allo snorkeling ed al Sup cruising mentre completamente inadatto a surf o windsurf per cui la visita è da programmare per le giornate in cui la calma di vento e di mare consente un pieno godimento dei suoi fondali. 

E’ rimasto solo il tempo per visitare la Pelosa dove dormiremo e staremo solo nelle prime ora della mattina poi, dopo una giornata di avvicinamento a Porto Torres ci aspetterà il traghetto per il continente.

Una vacanza all’ insegna del plein air vero, (no camping, ma solo campeggio libero o al massimo  aree di sosta spartane sul mare), alla scoperta della costa più adatta al surf dell’isola e con il valore aggiunto dei nostri SUP che ci hanno permesso di godere il mare in tutte le situazioni, con onda e senza. Una vacanza da ripetere !!