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Lefkada 2004

 E’ la nostra prima volta in Grecia con il camper e la voglia di visitare luoghi è davvero tanta.

Per questo evitiamo le isole, sicuramente la miglior soluzione per quanto riguarda il windsurf (specie Paros, Naxos, Rodi e Creta), ma non ideali per chi come noi vuole girare e non stanziare su una spiaggia per lungo tempo. In ogni caso, dal momento che le informazioni surfistiche sul Peloponneso non sono proprio confortanti, decido di iniziare la vacanza con una settimana a Lefkada per garantirmi un buon numero di uscite in windsurf prima di affrontare l”itinerario della Grecia classica.

 Venerdì 23 luglio – vero la Puglia

Partiamo da Roma alle 21 e usciamo senza il minimo traffico. Facciamo sosta intorno alla mezzanotte al primo autogrill della Napoli – Bari dopo essere entrati in autostrada a Benevento (rumoroso, come sempre in autostrada).

 Sabato 24 – Frassanito

Avendo la nave di lunedì decidiamo di fermarci un paio di giorni a Frassanito (Otranto). Arriviamo alle 11 e già c’è vento. (bella uscita con la 5.9 e RRD Avantstyle 106 lt.); l’ acqua è calda come sempre e sarà l’occasione per incontrare di nuovo tanti amici conosciuti negli anni prima. La sera faremo una bella brace sui barbecue del camping che quest’ anno abbiamo trovato un po’ più caro (41 euro a notte sono decisamente troppi per un camping con servizi abbastanza scadenti e praticamente senza spiaggia, ma Frassanito rimane sempre una “Mecca” del windsurf, cui recarsi almeno una volta all’ anno!).

Domenica 25 – Alimini – Otranto

Arrivano al Camping i nostri compagni di viaggio, Lucia e Corinto con il loro Mc Louis Tandy Plus nuovo di zecca. Il tempo peggiora e mentre le signore faranno una passeggiata ad Otranto i papà resteranno in spiaggia e si beccheranno un bel acquazzone. Per fortuna nel pomeriggio il tempo migliora e riusciamo a prendere un po’ di sole (il vento è poco 10 nodi c.a. e non rischio l’uscita).

Lunedì 26  – Brindisi imbarco

E’ il giorno della partenza (la nave è alle 19,30) c’è vento da 5.9, ma fidandomi dei locals che lo prevedevano in aumento smonto la 5.9 per montare la 5.3; nel giro di un’ora il vento cala sui 7 – 8 nodi e si annuvola. Decidiamo allora di lasciare il campeggio prima delle 14 per fermarci al Decathlon di Lecce. Purtroppo sulla strada tra S. Cataldo e Lecce veniamo colti da un vero nubifragio, di quelli che ti fanno preoccupare davvero: pioggia a dirotto, fulmini, allagamenti; non si vede nulla e avanziamo sui 40 km/h attraversando delle vere e proprie piscine. Ovviamente rinunciamo alla sosta a Lecce e puntiamo dritti al porto di Brindisi dove faremo il check in per l’imbarco sulla nave della compagnia My Way (andata e ritorno in Open deck). A bordo ci daranno anche la corrente (bisogna però essere provvisti di adattatore tipo Siemens) dato che il gas deve essere tenuto chiuso per ragioni di sicurezza. La salita sulla rampa per accedere al ponte alto è stata un po’ difficoltosa per via del grasso che faceva sgommare le ruote (nessun problema per il Transit con la trazione posteriore e le ruote gemellate). Incredibile… canale 5 si vedrà per circa 3 ore dalla partenza e distrarrà l’equipaggio dal rollio dovuto al mare un po’ mosso.

Martedì 27 – Igoumeniza – Parga

Sbarchiamo ad Igoumeniza alle 3 e 20 ora italiana (un’ora in più per la Grecia) e ci fermiamo per continuare a dormire subito all’ uscita del porto a sinistra in un ampio parcheggio dove già sostavano altri camper. Dopo una bella colazione ci muoviamo in direzione di Preveza dove un tunnel sottomarino collega l’Epiro al ponte con il quale si raggiunge Lefkada. Lungo la strada ci concediamo una sosta per visitare Parga (una piacevole località turistica con un bel kastro veneziano posizionato su uno sperone di roccia dal quale si gode una splendida vista sulla spiaggia e su alcuni isolotti antistanti.

Ancora una sosta per vedere delle belle onde (non c’era vento ma lo swell era fantastico) a “Lighia” e poi ancora una a circa 10 km da Preveza per mangiare qualcosa proprio di fronte alla spiaggia. Nel primo pomeriggio siamo a Lefkada e ci dirigiamo subito ad Aghios Ioannis (la spiaggia dei mulini). Non c’è abbastanza vento e sono fuori solo con i Kite. Chiediamo qualche informazione per la logistica che proverò a riassumere: sulla spiaggia o lungo la strada che affaccia alle spiagge non fanno dormire; puntualmente passa la Polizia Turistica per avvisare gentilmente che il campeggio libero è proibito e a prendere i numeri di targa. Si può dormire sia al Porto (c’è un grosso parcheggio un po’ rumoroso), in alternativa dietro questo parcheggio c’è una strada che porta ad una scuola lungo il cui viale ci sono molti parcheggi illuminatissimi.

Se si cerca un po’ di riservatezza si può andare dopo il ponte, al faro e dormire sotto le antiche mura. L’acqua l’abbiamo trovata grazie alle indicazioni di un camperista cecoslovacco che ci ha indicato un tubo alla fine della strada dei mulini (lato montagna); per gli scarichi invece si pone il problema e non è facile trovare griglie o pozzetti (con rammarico devo dire che i camperisti per mancanza assoluta di strutture sono costretti a comportamenti incivili quando non sarebbe difficile mettere a disposizione un punto di scarico comunale). Purtroppo ci avevano detto che sarebbe stato possibile sostare in giardini privati proprio sullo spot ma questo si è rivelato relativamente vero in quanto i posti sono pochissimi e spesso vengono prenotati un anno per l’altro; (per 3 euro al giorno una anziana signora è disposta a farti lasciare l’ attrezzatura nel suo giardino (assolutamente incustodito).

Veniamo alla descrizione dello spot: si esce sostanzialmente in due punti, o nei pressi dei mulini (il fondale non è degradante e lo shore break è forte specie nelle giornate di vento forte), oppure verso la montagna (qui però è pieno di rocce scivolose e taglienti e il vento è abbastanza rafficato per i primi 200 mt.); la scelta di dove entrare in acqua secondo me deve essere valutata di volta in volta in quanto la direzione del vento non è sempre uguale e a volte c’è più o meno shore break.

Mercoledì 28  – Vassiliki

La mattina ci svegliamo con un leggero scroscio di pioggia. Diffidando nel termico preferisco dedicarmi all’esplorazione dell’isola. Scenderemo lungo la strada per Nidri, sosteremo in una incantevole baia (Sivota) dove assisteremo al rientro di alcuni pescherecci con le reti cariche di ogni ben di Dio (tra l’altro 4 grosse aragoste). Arriveremo all’ora di pranzo a Vassiliki, lo spot più conosciuto dell’ isola.

Si tratta di una specie di fiordo con un alta montagna sul lato destro dalla quale con una puntualità quasi cronometrica intorno alle 17 scendono almeno 20-30 nodi di termico per un’uscita free style con la 4.5 (il vento è però molto rafficato). Io non conoscendo bene le condizioni monterò una 5.3 con la quale resisterò alla morte prima di arrendermi intorno alle 18.

A Vassiliki ci sono molte strutture: scuole di Windsurf e alcuni camping (c.a. 30 euro a notte), ma il posto, se pur bello dal punto di vista ambientale mi piace meno a livello di spot, così che la sera dopo una bella passeggiata sul lungomare torniamo a Lefkada paese per dormire.

Giovedì 29 – i Mulini

Questa sarà una giornata di solo windsurf ad Aghios Ioannis. Monterò una 5.3 ma preferisco uscire con il 106 lt. Per i buchi di vento. In acqua c’è un ragazzo di Padova, Dario (I 747) che esibirà un vasto repertorio free style di ottimo livello. Conoscerò anche Tolis, Un “local” titolare di un negozio di surf in paese dal quale riceverò molte informazioni preziose per il resto del viaggio.

Venerdì 30 – Aghios Nikitas

Decidiamo di andare a visitare la spiaggia di Aghios Nikitas sulla costa occidentale (almeno fino all’ arrivo del “termicone”). La spiaggia era stata già perlustrata da Corinto in mountain bike e si rivelerà superiore alle aspettative, così come la successiva di nome Kathisma. Già salendo dopo pochi km il panorama è stupendo, dapprima sui mulini, poi, dopo una curva sulla spiaggia di Nikita che ha un colore celeste pastello, non trasparente, ma davvero unico. Ci fermeremo per un lungo bagno, poi ai primi accenni di vento lasciamo Lucia e Corinto e torniamo ai Mulini. Oggi il vento è forte (la 5.3 sarà cazzata a morte e metterò in acqua l’ 87 lt.), lo shore break sfiora il metro e mezzo ed entrare in acqua necessita determinazione e tempismo; una volta dentro però l’ uscita sarà veramente divertente con onde anche surfabili back side.

 La sera dopo aver fatto l’acqua una brutta sorpresa… al camper non funzione più lo starter; lo faremo partire a spinta per poi fermarci al porto leggermente in discesa per facilitare la partenza del mattino seguente.

Sabato 31  – partenza

E’ il nostro ultimo giorno a Lefkada; per prima cosa cercheremo un elettrauto che per 20 euro mi risolverà il problema allo starter (era una massa che non faceva contatto in quanto ossidata), poi andremo in spiaggia a raggiungere Lucia e i bambini a Ag. Ioannis in attesa del vento.

Anche stavolta non saremo delusi e intorno alla 13,30 arriva il mitico termico; dapprima sui 14 nodi (uscirà finalmente Adriana con la 5.9), poi verso le 15 sui 18 nodi e toccherà a me uscire con la 5,3. Proverò prima con l’87 lt. Ma stavolta il vento è un po’ troppo da terra e quindi rafficato allora opterò per il 106 lt. con il quale farò una incursione fino ai mulini (qui il vento stavolta è costante e con una bella ondina di 1 mt.).

Insomma 5 giorni su 5, una bella media, andiamo a dormire al faro in attesa della partenza per il Peloponneso.